Quando nel VII secolo il territorio italiano centro-settentrionale si ritrovò diviso tra Bizantini e Longobardi, le grandi vie di comunicazione divennero impraticabili perché occupate a tratti dalle armate nemiche dei due popoli.
Nel modenese i Longobardi, che con Liutprando nel 727 avevano esteso i propri possedimenti oltre il Reno, necessitavano di vie di comunicazione sicure, lontane dagli avamposti bizantini. Re Astolfo intraprese un’opera di riorganizzazione viaria e nel 749 donò il territorio di Fanano e di Sestola al cognato Anselmo. Questi, vestito l’abito monacale, fondò due monasteri benedettini; uno in prossimità del crinale appenninico e uno a Nonantola, che divenne di strategica importanza politica e militare, perché consentiva di sorvegliare i territori di Ferrara e Bologna. La strada che collegava i due monasteri benedettini e che permetteva il collegamento, attraverso il Passo della Calanca, con i ducati longobardi di Spoleto e Benevento prese il nome di Via Romea Nonantolana.
Lungo il tragitto sorsero strutture di sostegno ai viaggiatori, come ad esempio nei pressi di Ospitale e Ospitaletto, come testimonia il nome.


Il percorso

Il percorso della Via Romea Nonantolana aveva inizio a Nonantola, davanti all’Abbazia, e proseguiva costeggiando il Canal Torbido e oltrepassando il castello di Panzano, fino a raggiungere Castelfranco Emilia, per poi seguire il corso del fiume Panaro fino a Savignano e al castello di Vignola.

Abbazia Nonantola

Castello di Vignola

Abbazia Nonantola (MO) Castello di Vignola (MO)

Percorrendo la strada Frignanese e quindi la Fondovalle Panaro, guadava il torrente Guerro per raggiungere la chiesa di Ospitaletto poi, attraversando il Rio della Serra e il Rio Torto, la Pieve di Coscogno. Raggiunto Benedello, attraversava il bosco fino al Monte Sasso e si addentrava in una piccola valle costeggiata da castagneti che conduceva, appunto, al borgo di Castagneto. Da lì arrivava all’abitato di Semese, per poi toccare Niviano e Montorso; raggiungeva Gaiato e scendeva ad attraversare il Torrente Scoltenna.

Gaiato

Torrente Scoltenna

Gaiato – Pavullo nel Frignano (MO) Torrente Scoltenna

Il percorso continuava lungo i fianchi del Monte Revedei fino a Sestola e Fanano; oltrepassando il Torrente Fellicarolo, raggiungeva la località Le Lamacce, un altipiano molto suggestivo che domina la valle dell’Ospitale. Da Ospitale, il sentiero attraversava il Passo del Lupo, giungeva al Lago Scaffaiolo e continuava fino al Passo della Calanca, valico per la Toscana.