In un periodo storico segnato da estrema instabilità politica e continue guerre, i castelli rispondevano principalmente allo scopo di proteggere i loro abitanti dagli attacchi militari dei nemici: dovevano perciò presentare una struttura architettonica massiccia, in grado di resistere a prolungati assedi. Secondariamente, essi assolvevano anche ad altre funzioni: potevano ospitare una prigione, custodire in una stanza segreta il tesoro del signore, essere dotati di un buon arsenale con macchine da guerra, avere ambienti destinati alle funzioni amministrative.
Spesso erano costruiti al margine di dirupi inespugnabili, da cui dominavano i territori circostanti, o sull’ansa di un fiume, dove la conformazione orografica offriva una difesa naturale. Un esempio di castello costruito in una posizione strategica è Château Gaillard (XII secolo), eretto da Riccardo I Cuor di Leone a Les Andelys, in Francia, situato su un’altura a picco sulla Senna.
Il castello medievale si andò arricchendo nel tempo di elementi via via sempre più conformi alla sua funzione sia difensiva sia abitativa.
Il terrapieno e le mura
Il tipico castello medievale aveva come parte principale il torrione centrale, una torre fortificata che costituiva l’estrema difesa del castello e in molti casi un fossato, attraversabile soltanto grazie a un ponte levatoio, circondava l’intero edificio.
I castelli più antichi, eretti in epoca tardo romana, consistevano in una struttura in legno eretta su un’altura naturale o su un terrapieno; il più delle volte il complesso era inoltre circondato da una trincea.
A partire dal X secolo furono costruite intorno ai castelli palizzate e mura, che divennero nel tempo sempre più spesse; la sommità della cinta muraria si andò articolando in apparati a sporgere, con parapetti a merli e feritoie, dai quali i soldati potevano scagliare sul nemico lance, frecce e munizioni di vario tipo. Agli angoli vennero inoltre eretti bastioni, massicce strutture poligonali con possenti muraglie a scarpata.
Il torrione o mastio
I normanni diedero forte impulso allo sviluppo dell’architettura militare: a loro si deve l’introduzione del cuore difensivo del castello, il torrione al centro della corte, detto anche mastio, o maschio, o dongione. Questa grossa torre fortificata – di altezza solitamente compresa tra i 12 e i 15 metri, dotata di mura molto spesse e finestre di piccole dimensioni – era destinata a ospitare e proteggere gli abitanti del castello qualora gli assalitori fossero riusciti ad aprirsi un varco nelle mura esterne: le scorte alimentari e le munizioni ivi conservate avrebbero permesso la loro sopravvivenza per molti giorni. Un esempio di torrione normanno è offerto dalla White Tower all’interno della Torre di Londra (1076 ca.). Inizialmente a pianta rettangolare, i torrioni assunsero presto una forma circolare, più robusta. All’interno si trovavano appartamenti privati e locali amministrativi; nel corso del XIII secolo tali ambienti furono spostati in altri edifici affacciati sulla corte, mentre i torrioni diventarono più piccoli e massicci.
I fossati
Le trincee, scavate tutt’attorno ai castelli più antichi, vennero gradatamente sostituite da ampi e profondi fossati, asciutti o riempiti d’acqua. Un ponte levatoio, che poteva essere alzato o abbassato dall’interno del castello, permetteva di superare il fossato con facilità. La porta nelle mura, al di là del ponte, era difesa da una saracinesca di legno rinforzata da travi di ferro, che poteva essere alzata verticalmente in un apposito alloggiamento ricavato nel muro sovrastante.